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- Categoria: Le sfere
- Pubblicato: 24 Novembre 2013
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L' Unione
Coriandoli di "sfere' volteggiano nello spazio della vita dipinta da Gianfranco Gatto. È farle che cresce. I colori del maestro, questa volta, prevalgono sulla passione amorosa: il rosso contaminato da suadenti policromie selvagge, è nucleo violento che padroneggia lo sguardo fuggiasco. Tu devi esserci in questa nebulosa di fantasie cromatiche: Gianfranco Gatto pretende la tua attenzione asfissiante. Poi ti abbandona nella trottola dei suoi impulsi emotivi e t'incatena alle sue emozioni. È qui affrescata la parete stupenda del piacere delicato del rapporto amoroso, in cui lui esuberante ti coinvolge nella dinamica della vita.
Ma non vogliamo seguire il pittore nei suoi camminamenti introspettivi, lasciamolo solo nella sua armoniosa ricerca sull'amore. Quello che più ci interessa è la sua profonda visione dell'uomo nella correlazione di corpi amanti. Resi nel loro ingranaggio d'amore, che accendono i motori della storia.
Tutti i rapporti umani sono catalogati nell'antologia della vita, ciascuno nella sua pagina. Ogni itinerario individuale nasce come sfida contro l'ignoto, ma s'intreccia biologicamente con l'altro. il compagno. Questo concetto serve a Gianfranco Gatto per descrivere l'amore come origine dell'uomo. paradigma della vita. Criterio metafisico di sondare il mistero di Dio.
L'evidente impronta surrealista, unita allo stravagante uso del Colore, fungono da supporto nelle opere dell'artista Gianfranco Gatto per esprimere al meglio le problematiche esistenziali attuali, al centro delle quali troviamo imponente la figura umana Dal punto di visto figurativo si tratta di un corpo perfetto tua privo del volto; la spiegazione è frutto di un minuzioso studio intrapreso da Gianfranco Gatto che lo ha condotto a rendere perfettamente l'idea dell'umanità in quella particolare figura accarezzata da un tenue rosa contrastato da un fondo scuro.
E' l'uomo la costante presenza in queste rappresentazioni. rapportato costantemente alla vita, al momdo, di fronte al quale si riconosce Oramai distrutto perché schiacciato dai mali ai quali la stessa umanità lo ha condannato.
È messaggio di speranza quello che ci vuole comunicare perché, nonostante sia evidenziata la drammatica situazione attuale di corsa verso l'autodistruzione, basta la vivacità dei toni ad esprimere la consapevolezza che un giorno si farà spazio e tornerà ad essere protagonista il cuore, i sentimenti che un tempo univano - legavano tra loro gli individui.
Taranto, 2001
Salvatore Montesardo
Preside Liceo Artistico Statale "Lisippo"