La pittura di Gianfranco Gatto
Metà/morfosi e Metà/fora ... per immagini

Costruire una nuova società e l'uomo nuovo non è puro e semplice dovere o arida lista di ciò che si può realizzare,

ma è soprattutto proposta culturale che è aspirazione, condizione e necessità. Cioè scrolliamoci di dosso quel devastante po­tere dell'avere, antitesi alla condizione dell'essere, come giudica amleticamente Fromm. Sembra che gli artisti, con il segno e la parola, dalla loro torre/osservatorio, in solitudine, protesi sull'abisso della violenza, del disordine e dell'indifferenza per­cepiscano per primi e sensitivamente i segnali di molteplici risorse morali e creative per opporsi all'aggressività dei mali. Gianfranco Gatto, pittore sensibile e tormentato, avverte questa angoscia epocale e con rabbia, ma con intensa metamorfosi di immagini, concretizza la sin­tesi della sua creatività, in una sublime ricchezza di segni e colori, contemporanee metafore ardite e dinamiche. Stilizzare figure e trattarle con linearismi geometrici non è facile, senza cadere nella trappola di una resa quasi cartografica riduttiva e piatta. Al contrario vi sono spazi cromatici fertili che sprigionano flussi di signifi­cative metafore e, a parer mio, si muovono misteriosamente segrete metamorfosi, come passaggi di situazioni, di atmosfere, impennate illuminanti, fantasie magmatiche, richiami esistenziali, insomma proiezioni del vissuto perché ogni tela di Gianfranco Gatto è metafora di vita. Ogni tela sprigiona una straordinaria carica di vitalità. Emblematici "Tentativo di polena" -"I1 quarto potere" -"L'uomo vale più dei profitti" - "Futuro" e così via con ogni tavola pittorica che in sequenza e all'in­terno contiene piccole inavvertite esplosioni, segni brucianti, emozioni che vanno e ritornano, indugiano, si rincorrono non solo in una festa piacevole di colori tipica della tavolozza di Gatto, ma per gli esiti positivi e di sicuro interesse di ricerca che egli ci consegna.

Tommaso Mario GIARACUNI ,Poeta