Testimonianze

Opera "Speranza"

 

 Un mondo interiore che si affaccia prepotente per esplodere nel pretesto astrale sospeso nella dicotomia della realtà che si dilata e nella irrealtà che si umanizza, pone l'artista dinnanzi al bivio della più profonda lettura della sua essenza e lo sprona a ricercare se stesso oltre gli spazi conosciuti. Dal macrocosmo al microcosmo dove minuscoli segnali possono divenire emblemi di gigantesca importanza espressiva.

 

Giovanni Amodio

 

l paesaggio surreale di grandi spazi vuoti con architetture geo­metricamente scandite nella luce nebbiosa di un fanale oppure in quella violenta e sabbiosa della creazione, suscitano un senso di inquietudine che spinge a riflettere sui valori assoluti ed eterni del tempo e dello spazio, della natura e dell'uomo.

Maura Annese

Una bella sorpresa! Ispirazione, uso dei colori, il tracciato vero e contemporaneamente carico di una intima dolcezza ci fanno scoprire un nuovo mondo di segni zodiacali e guardare contemporaneamente alla vita.

Giuseppe Cannata

La velata malinconia che aleggia nella sua esistenza si estrinseca in forme scarne, essenziali, ma tutte portatrici di messaggio che sembra voler dire che è inutile crearsi chimere in un mondo desideroso di quella solidarietà e di quel calore che sono l'essenza stessa della vita.

Antonio Fornaro

L'antologia pittorica di Gatto è una produzione di un periodo non troppo lungo, ma intenso; una produzione che pur presentandosi varia polistilisticamente e tematicamente non è priva di un filo conduttore unico, costituito dalla introspezione e dalla contemplazione. Alcuni suoi soggetti sono sì visioni della natura che ci circonda, ma sono soprattutto elaborazione interiore nella introspezione sim - bolica di ciò che la natura o una pianta può miticamente simboleggiare.

 

Rossella Genovesi

 

Testo di Enzo Quarto

 

L'Accidia : Vedete lì,nell'oscurità dell'incavo policromo, e bene voi dovreste riconoscere l'uomo rinchiuso nella sua indifferenza, mancanza della solidarietà, oserei dire l'uomo moderno prigioniero nella caverna dei propri privilegi.

 

La gola : E' il punto dove si articola la voce, da cui scaturisce la nostra comunicazione con gli altri, quindi la nostra crescita individuale e sociale. Ma spesso questa caratteristica umana può essere strumento di offesa, sopprime il rispetto del nostro interlocutore. Contrae la nostra crescita culturale.

 

L'invidia : Il simbolo di questo sentimento sono gli occhi e nel quadro essi vagano inviperiti alla ricerca di qualcosa. Nell'ambito delle nostre abitudini,spesso l'uomo non sa far altro che soffrire per le cose altrui, deprimendo in se stesso i suoi tesori.

 

La superbia : La cromatura della superbia è qui svolta con il colore verde: che vuol segnalare 1'attegoiamento dell'uomo nel gorgo del suo sentimento autoreferenziale. Un volto racchiuso in una medusa inquieta ma elecrante, mentre l'animo scivola nel buio.

 

L'avarizia : Il colore dell'avarizia di Gianfranco Gatto è vario: chiaro attorno all'uomo che incarna questo sentimento, ma la sua condizione si manifesta nelle oscurità della tela, dove l'avaro si rifugia con tutti i suoi averi.

 

La lussuria : E' diventata un simbolo sociale dei tempi che stiamo attraversando. L'incantesimo dei colori di Gatto ci rappresenta una graduale raffigurazione degli aspetti del piacere sessuale, una matassa cromatica di sensazioni infinite che stringono i nostri sentimenti fino alle più infime prestazioni del corpo umano.

 

L'ira : E' rappresentata come esplosione umana. La cecità dell'ira si fa gigante contro qualcuno e lo travolge. Ma qui è il ciclone dell'arte di Gatto che sapientemente riesce nella raffigurazione dell'irrazionalità di questo sentimento.

 

 

I dieci comandamenti : E' un quadro di sintesi. Esso produce sicuramente un messaggio religioso, ma, conoscendo l'artista, non si può ignorare il suo spessore satirico o, molto meglio, il suo impegno interpretativo dell'uomo, dei suoi limiti, ma, soprattutto, il continuo sforzo verso la verità.

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