Un uomo un artista

 

Un uomo, un artista, Gianfranco Gatto con il suo carattere forte, ama la vita, giorno dopo giorno, in tutti i suoi lati, un poeta, un sognatore. Sqgna un mondo diverso, dove ci sia la pace. Un uomo tranquillo, che vive senza conflitti, con le risorse delle sue mani crea, la forza della mente, focalizza i suoi ideali, le sue aspirazioni vanno al di là dello spazio e dello stesso tempo. Non è facile vivere nella nostra epoca, soprattutto nei nostri giorni. Viviamo nel terzo millennio condizionati dalla televisione, dai computer, siano uomini forse macchine in continua crisi di identità, vengono soppressi gli spazi il tempo corre veloce. Tutto subisce un'esplosione, le persane sono lontane gli uni dagli altri, porta ad abbandonare scopi, obiettivi, siamo sommersi da questi messaggi, permettiamo che entrano nell'umanitàe distruggono l'uomo. Ed è l'uomo stesso che crea, tutto intorno trasforma, violenze, guerre, prendi un sorriso trasformalo nel fuoco di polvere fai vincere l'amore.

Ci propone con chiarezza gli obiettivi, senza dimenticare però quella parte di persone più distratte, che ne può essere attirata per la sua immediatezza. L'obiettivo è senz'altro quello di avvicinarci all'arte. favorendo il contatto diretto si arriva a comprendere maggiormente il suo carattere, conoscere eventuali stati d'animo; è attento agli avvenimenti quotidiani, ne percepisce una vita armonica e disarmonica. Permette a noi di scoprire le sue aspirazioni a realizzare una valorizzazione sociale, donando il meglio di sé. Prendendoci per mano ci ha portato in un tunnel, nella cruda realtà di problemi che ci toccano nel personale e nella collettività, fermo nella storia, c'è il tema che ha rappresentato.

I quadri ci trasmettono emozioni; con la sua creatività l'artista coltiva quella che è l'attitudine e potenzialità, per questo motivo si può affermare che in ogni quadro ci sono le sue emozioni, il rinascimento a un mondo dove non si ha paura. Dona energia, luce luminosa attraverso i colori della salvezza, non ci si può sentire soli.

Attraverso i suoi quadri stringe con il mondo un patto "io ti ho scoperto, ora tu cambi"; ma non è così facile, bisogna lottare. Qualcosa di magico, chi osserva dà la risposta, a secondo della propria interpretazione e della propria sensibilità. Indovina l'itinerario, ringrazia l'artista per questo regalo che fa al mondo. La pace, questo il tema riunisce un nutrito gruppo di di preziose tele che vanno raccontando con colori una storia. Di fronte a quello che ci sta regalando, ai nostri occhi si presenta un viaggio, un percorso che ci permette di osservare in silenzio: otto tele dalle dirnensioni 100x120 da esplorare il mistero. così come l'artista ce lo presenta, nel senso che emerge in un contributo bisogno di analisi.

Per capire non e necessario avere il cielo per amico, per ognuno di noi c'è un legame di ricordi singolari, si trova collocazione di mistero, denota una nota di originalità tra cultura e leggenda. Tutto questo ci porta a riflettere, ad una continua ricerca senza volto:  ascoltare, meditare, descrivere, il presente e il futuro.

La felicità non è un'ombra, è una continua ricerca. non si perde la bellezza, i colori raccontano la leggenda del mondo che continua ci viaggiare. L'artista supera se stesso, la perfetta armonia dei colori. costantemente prudente, paziente da bravo osservatore ha stabilito col quadro un rapporto reale, grazie al sottile uso che riesce a fare dei colori. Non si può che restare affascinati ed ammirare quel tutto astratto e concreto. Ci sorprende lo stato d'animo dell'artista che rivisita i valori, continua a raccontarci una storici attraverso le tele traendo interesse anche al più distratto.

Impegnandoci a riflettere sui suoi sentimenti di una grande positività, un talento naturale, la voce calma dell'acqua limpida in un cielo immenso che ritrova la voglia di vivere solo guardando. Nel percorso veniamo ci conoscere i suoi pensieri: ci conduce per mano in una ricerca, la sua ricerca, nel mondo ci sono anche individui definiti mediocri: quelli, che fanno del male ai bambini. L'artista ama i bambini. Li difende in modo che l'ingenuità all'apparenza riconosca un'identità collettiva di chi fa il male ma si nasconde dietro una maschera.

li c'è,male esiste, ma la pace può arrivare basta studiare, quello che nasce germoglia. diventa grande: il pensiero di Gatto il suo desiderio diventa nostro. Vengono presi in esame i vari problemi, interessanti tra i più diversi legati al disagio infantile, fino alla nostalgia per qualcosa che sfugge ma che vorresti ai tutti i costi afferrare e riprenderti (l'ingenuità, la spontaneità).L'artista ci invita a vedere le brutture del mondo, non si possono evitare, così riportate nella tela nel suo meraviglioso mondo, esortandoci a non fare troppi sogni impossibili, la realtà la fa sua. Non ci sembri troppo brusco, ma la realtà e peggiore talvolta dolorosa si taglia in due come un albero spoglio senza frutti, l'altro bello carico di frutta. oppure la fata, la nonnina buona nelle fiabe viene a premiare la bontà. Ci prende per mano e in punta di piedi in un cielo tempestoso ci regala come per magia la pace. Ii rispetto di ogni essere umano ha la coesistenza parifica e solidale fra culture, religioni, etnie diverse, ci invita a dialogare sulla difesa dei diritti dello famiglia, delle tradizioni più lontane.

Testimonianza vera alla ricerca di pace nella sera nascosta. nel giorno inquieto, ancora bambini la tenerezza la rubano gli altri la certezza del  contagio una volta uomini, l'umiliazione, l'ingiustizia segnano vittime negli occhi nascosti da tormenti. Ogni piccola azione è irradiata di sole. quel sole amico dell'autista che sol cuo calore deve cambiare  il cuore degli uomini di tutto il mondo. Tante sono le sue domande: "stanno sbagliando?" - "stiamo sbagliando?" - "dove stiamo sbagliando?" Sono tutte domande senza  risposta, in ogni essere umano c'è il desiderio di una vita  comoda, bella, luminosa, senza problemi, questa realtà ci commuove ci appaga. L'artista ci protegge promuove con i diritti dell'uomo il bene universale per tutti gli uomini del mordo: "LA PACE"

Ascoltare, guardare, amare tutti frettolosi, precipitosi, violenti, irascibili, impetuosi: il tempo l'aria ci trasforma. Corrono i treni, corrono le macchine corrono gli uomini ma dove corrono: "alla ricerca di una felicità, alla ricerca di pace, senza trovarla".

Nella 36° giornata mondiale della Pace si è parlato del Diritto Internazionale "una via per la Pace", come ha ribadito il Concilio Vaticano II, la pace non è una semplice assenza della guerra, ma può ridursi unicamente a rendere stabile l'equilibrio delle forze contrastanti, ne è effetto di una dispotica dominazione, ma essa viene con esattezza definitita come opera della giustizia (IS, 32, 17) (Gaudium et Spes.78)

Quel cavallo che spicca il volo difende e allontana i pericoli, spazza via il male, viene in aiuto, scalcia, dona, impone nel baratro dell'emisfero, si tuffa nell'animo dell'uomo, combatte con la sua forza il male, dona la pace.

Come bolle di sapone trasforma la catastrofe. cancella le negatività del monda, non si può far nulla per evitarle, l'uomo con la violenza, la guerra come in un film, la certezza che nel mondo c'è il brutto - il male, il bello - il buono.

L' artista ci presenta questi due lati. non è questo ma è quest'altro, la verità la racconta a chi la sa cogliere. Nella vita quotidiana il percorrere i battiti del nostro cuore, ci fa arrivare all'amarezza della verità, ne restiamo feriti si staccano le foglie una ad una: un pezzo di noi si divide in due. L'inganno non si riconosce usa un trucco, travolge e ci tuffiamo in questa realtà senza riconoscere chi e l'artefice di questa macchinazione.

Per concludere userò i versi di Goethe "qualsiasi cosa tu possa fare o sogni di poter fare dalle inizio. L'ardimento ha in se genialità, potenza e magia".

 

Roma, febbraio 2004

Paola Giuseppina Russo

Giornalista